Già il titolo è una dichiarazione: What about Herstory?
Il gioco di parole sta a indicare, infatti, la “storia di lei”, o anche la storia vista dalla parte di lei, sottolineatura esplicita che prende le distanze da quell’history, storia al maschile, che siamo abituati a considerare rappresentativa dell’intero genere umano.
In un’epoca come questa, dove la parola femminismo è diventata obsoleta quando non ridicola (ma le donne continuano a essere segregate, ridotte in schiavitù, umiliate, private dei loro diritti, costrette all’indigenza e uccise in diverse parti del mondo, non ultima l’Italia con il suo terribile susseguirsi di femminicidi), l’installazione urbana che sarà presentata il 9 ottobre prossimo a Lugano è un memento che va oltre la celebrazione del cinquantesimo anniversario del suffragio femminile in Ticino (19 ottobre 1969). Perché se la Svizzera è stato l’ultimo Paese a condannare a morte una donna con l’accusa di stregoneria, nel 1792, e il primo governo al mondo, nel 2008, a riabilitarne la memoria, riconoscendo quella condanna come un «assassinio giudiziario», la caccia alle streghe non solo non è mai finita, ma è diventata cronaca quotidiana. E la violenza di genere alla quale assistiamo giorno dopo giorno, segue ancora oggi il noto copione: troppo spesso rimane una colpa da imputare alle vittime, così da indurle alla vergogna e al silenzio.
A proporci la disturbante serie di manifesti pubblicitari tratti da still di frame di due sue opere video, Suspended Women (2016) e Suspended Witches (2017), che tappezzerà la città elvetica dal 7 ottobre al 7 novembre prossimo, è Ciriaca+Erre, materana di nascita, classe 1973, artista eclettica già insignita di numerosi riconoscimenti internazionali per le sue performance “totali”.
Nel suo lavoro, la celebrazione di questo pur importante cinquantenario non ha davvero, però, nulla di agiografico.
Accostando immagini di archivio delle lotte delle suffragette e di spot sessisti degli anni Cinquanta a immagini contemporanee di donne africane tuttora considerate streghe, e per questo esiliate dai loro villaggi – donne che ha personalmente incontrato e filmato – l’artista azzera infatti ogni retorica, trasformando il gesto commemorativo in una proposta provocatoria a trecentosessanta gradi.
Basti pensare, per esempio, alla questione del “limes”, che Ciriaca+Erre indirettamente rilancia sequenziando la storia (delle donne) come un continuum privo di qualsiasi confine: geografico, sociale, culturale, storico. Sebbene sottotraccia, uno dei temi politici più scottanti del momento entra e trova qui, nella pratica artistica, la sua naturale soluzione: lo smascheramento e il superamento di ogni limite.
Il progetto, curato da Paola Ugolini e patrocinato dal Comune di Lugano in collaborazione con la Commissione consultiva per le pari opportunità del Canton Ticino, ha tuttavia anche un altro merito non da poco: quello di portare l’arte fuori dai consueti spazi deputati.
Come scrive la stessa curatrice: «L’opera d’arte deve provocare un urto, una scossa in chi la guarda e le inaspettate immagini selezionate dall’artista mi auguro che possano servire esattamente a questo: scuotere».
What about Herstory? è quindi una scommessa forte e stringente da diversi punti di vista.
Con la sua installazione Ciriaca+Erre fa esplodere un fosco caleidoscopio di emozioni: quanto siamo, noi tutti, complici di quest’orrore?
APERTURA E TALK
Ciriaca+Erre, What about Herstory?, a cura di Paola Ugolini. Lugano, 7 ottobre- 7 novembre 2019.
Apertura e talk mercoledì 9 ottobre, ore 18.30, Cinema Iride, Piazza S. Rocco 3, 6900 Lugano.
Dialogo a tre voci con proiezione dei video dell’artista da cui sono tratte le immagini dei manifesti. Saranno presenti l’artista Ciriaca+Erre, la curatrice Paola Ugolini e la delegata delle pari opportunità Rachele Santoro.
MAPPA DEI MANIFESTI A LUGANO
Riva Antonio Caccia, Autosilo LAC – Riva Vincenzo Vela (entrata frontale), Riva Vincenzo Vela, Riva Giocondo Albertolli, Viale Carlo Cattaneo, Piazza dell’Indipendenza, Corso Enrico Pestalozzi (fermata pensilina Botta), Stazione FFS.
P.S. Tutte le immagini pubblicate sono relative alla mostra What about Herstory? 2019 (courtesy of the artist Ciriaca+Erre).